Info mediche

Info utili

Qui di seguito sono riportate tutte le informazioni utili al donatore o all’aspirante donatore. È importante esserne a conoscenza per arrivare preparati al giorno della donazione e alla relativa visita di idoneità che verrà svolta al Centro Trasfusionale.

DONAZIONE DI SANGUE INTERO

  • Per legge devono passare almeno 90 giorni fra una donazione di sangue intero e le successive;
  • Nelle donne in età fertile si consiglia di non fare più di due donazioni l’anno;
  • Si consiglia il digiuno di 12 ore da un pasto abbondante, possono essere assunte bevande poco zuccherate (the, caffè, acqua…) no il latte;
  • Età dai 18 ai 65 anni (a 60 anni se la prima volta);
  • Peso non inferiore a 50 Kg;
  • Dopo la donazione attendere un po’ in sede, non fare sforzi eccessivi durante la giornata, bere e mangiare normalmente;
  • Il donatore che è lavoratore dipendente ha diritto al riposo retribuito per l’intera giornata in cui ha effettuato la donazione.

Donazione di plasma o piastrine in aferesi

L’aferesi permette di donare solo un componente del sangue (plasma o piastrine), che viene separato con una macchina che permette di reinfondere le altri parti. La donazione viene eseguita con un kit monouso e sterile quindi è completamente sicura da un punto di vista infettivologico. La procedura dura circa 40 minuti per il plasma e circa sessanta minuti per le piastrine; il prelievo si effettua con una singola venipuntura.
Valgono gli stessi requisiti della donazione di sangue intero ad eccezione di quanto in seguito specificato:

  • Età compresa tra 18 e 60 anni;
  • Tra una donazione e l’altra in aferesi, devono passare almeno 60 gg;
  • Il numero massimo di donazioni per le piastrine sono 6 all’anno, per il plasma 1,5 l al mese e 10 l massimo l’anno;
  • I valori dell’emoglobina devono essere superiori a 11,5 per la donna e 12,5 per l’uomo nella donazione di plasma, le piastrine devono essere superiori a 150.000 nella donazione di piastrine;
  • Il donatore non è idoneo se assume Ace-inibitori e/o Beta-bloccanti come terapia antiipertensiva.

Sospensioni permanenti

Il donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sotto elencate patologie deve essere giudicato permanentemente non idoneo alla donazione di sangue o di emocomponenti (cfr. Allegato 3, DM 2 Novembre 2015).

Esclusione permanente
Candidati donatori che hanno soggiornato nel periodo dal 1980 al 1996 per più di 6 mesi cumulativi nel Regno Unito
Candidati donatori che hanno ricevuto trasfusioni allogeniche nel Regno Unito dopo il 1980
Assunzione di sostanze farmacologicheOgni antecedente di uso non prescritto di sostanze farmacologiche per via IM, EV o tramite altri strumenti in grado di trasmettere gravi malattie infettive, comprese sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo fisico
Riceventi xenotrapianti
Comportamento sessualePersone il cui comportamento sessuale le espone ad alto rischio di contrarre gravi malattie infettive trasmissibili con il sangue
Alcolismo cronico
Malattie autoimmuniA esclusione della Malattia Celiaca purchè il donatore segua una dieta priva di glutine.
Malattie cardiovascolariDonatori con affezioni cardiovascolari in atto o pregresse a eccezione di anomalie congenite completamente curate.
Malattie organiche del sistema nervoso centraleAntecedenti di gravi malattie organiche del sistema nervoso centrale.
Neoplasie o malattie maligneEccetto cancro in situ con guarigione completa.
Tendenza anomala all’emorragiaCandidati donatori con antecedenti di coagulopatia congenita o acquisita importante.
Crisi di svenimenti e/o convulsioniConvulsioni diverse da quelle febbrili infantili a eccezione di quelle per le quali sono trascorsi 3 anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute.
Affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorieCandidati donatori con grave affezione attiva, cronica o recidivante.
DiabeteSe in trattamento con insulina
Asma bronchiale in fase acuta
Psoriasi (con lesioni estese)
Malattie infettiveEpatite C
Epatite B (eccetto persone divenute HBsAg negative e HBsAb positive)
HIV1-2
HTLV I/II
Babesiosi
Lebbra
Kala Azar (Leishmaniosi viscerale)
Tripanosoma Cruzi (Morbo di Chagas)
Sifilide
Epatite ed eziologia indeterminata
Encefalopatia Spongiforme Trasmissibile (TSE) – per esempio Morbo di Creutzfeldt – Jakob, nuova variante del Morbo di Creutzfeldt – JakobPersone con antecedenti medici o familiari che comportano un rischio di contrarre TSE, compresi donatori che hanno subito il trapianto della cornea e/o della dura madre e/o che in passato sono stati curati con medicinali estratti da ghiandola Pituitaria umana.

Sospensioni temporanee

Tipologia di problemaFermo obbligatorio
Tatuaggi o body piercing.
Agopuntura, se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta.
Persone a rischio dovuto a stretto contatto domestico con persone affette da epatite B.
Rapporti sessuali occasionali a rischio di trasmissione di malattie infettive.
Rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione da HBV, HCV, HIV.
Intervento chirurgico maggiore (la patologia di base per la quale il candidato donatore ha ricevuto trasfusioni di emocomponenti o somministrazione di emoderivati o è stato sottoposto a trapianto di tessuti o cellule di origine umana o è stato sottoposto ad intervento chirurgico maggiore, rappresenta criterio prevalente ai fini della sospensione, poiché anche da detta patologia di base può derivare l’indicazione ad un tempo definito o permanente di sospensione).
4 mesi, dall’ultima esposizione al rischio.
TerapieRinvio per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei medicinali prescritti, la farmacocinetica e la malattia oggetto di cura. Per i soggetti che assumono farmaci a dimostrato effetto teratogeno, la sospensione dovrebbe essere protratta per un periodo adeguato in rapporto alle proprietà farmacocinetiche del farmaco stesso.
Trattamento con somministrazione di immunoglobuline (es. per epatite B o tetano)4 mesi
Situazioni epidemiologiche particolari (per esempio focolai di malattie)Esclusione conforme alla situazione epidemiologica.
Allargie a farmaciCon particolare riguardo alla penicillina. Rinvio di 1 anno dopo l’ultima esposizione.
Punture di zecche6 mesi
GravidanzaDurante la gravidanza.
6 mesi dopo parto o interruzione di gravidanza eccettuate circostanze particolari e a discrezione del medico che effettua la selezione.
Intervento chirurgico minore1 settimana dalla completa guarigione
Cure odontoiatriche48 ore per cure di minore entità da parte di odontoiatra o odonto-igienista.
1 settimana dalla completa guarigione clinica per l’estrazione dentaria non complicata, la devitalizzazione ed altri interventi (es. implantologia) assimilabili ad interventi chirurgici minori.
4 mesi nel caso d innesto di tessuto osseo autologo o omologo.
Trattamento con antinfiammatori (aspirina, nimesulide, ecc.)5 giorni
Trattamento con antibiotici e cortisonici2 settimane
Vaccinazioni
Virus o batteri vivi attenuati4 settimane
Virus, batteri o rickettsie inattivati/uccisi48 ore se il soggetto è asintomatico.
Tossoidi48 ore se il soggetto è asintomatico.
Vaccino dell’epatite A48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione.
Vaccino per epatite B7 giorni se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione.
Rabbia48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi è stata esposizione. Se il vaccino è stato somministrato dopo l’esposizione, esclusione per 1 anno.
Vaccini dell’encefalite da zeccheNessuna esclusione se il soggetto sta bene e se non vi è stata esposizione.
Esclusione temporanea
Esame endoscopico con strumenti flessibili;
Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago;
Trasfusioni di emocomponenti o somministrazione di emoderivati;
Trapianto di tessuti o di cellule di origine umana
4 mesi, dall’ultima esposizione al rischio
Toxoplasmosi
Mononucleosi infettiva M. di Lyme
6 mesi dopo la data di guarigione
Febbre > 38°C2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
Affezioni di tipo influenzale2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
Malaria
Individui che sono vissuti in zona malarica nei primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi della loro vitaEsclusione dalla donazione di sangue intero, emazie e piastrine per i 3 anni successivamente al ritorno dall’ultima visita in zona endemica a condizione che la persona resti asintomatica. È ammessa la donazione di plasma da inviare al frazionamento industriale.
Individui con pregressa malariaPossono donare plasma da inviare al frazionamento industriale.
Visitatori asintomatici di zone endemiche6 mesi dopo aver lasciato la zona di endemia.
Altre malattie
Virus del Nilo occidentale (WNV)28 giorni dopo aver lasciato la zona con casi di malattia nell’uomo nell’anno in corso nei periodi di endemia; 28 giorni dopo la risoluzione dei sintomi in casi in cui il donatore abbia contratto un’infezione da WNV.
Viaggi in zone endemiche per malattie tropicali3 mesi dal rientro (valutare lo stato di salute del donatore dopo il rientro).
Infezioni
Glomerulonefrite acuta5 anni dalla completa guarigione
Brucellosi2 anni dalla completa guarigione
Osteomielite2 anni dalla completa guarigione
Febbre Q2 anni dalla completa guarigione
Tubercolosi2 anni dalla completa guarigione
Febbre Reumatica2 anni dopo la cessazione dei sintomi in assenza di cardiopatia cronica

Qualsiasi situazione che abbia richiesto cure mediche prolungate, ricoveri ospedalieri, esami medici, sono da segnalare al Servizio Trasfusionale prima del giorno della donazione.
Esiste il rischio che il donatore doni in un momento in cui la presenza di un agente infettivo non sia rilevabile (periodo di incubazione, periodo di finestra diagnostica). Questo vale per le epatiti virali e per l’infezione da HIV, ma anche per altre malattie (morbillo, varicella, mononucleosi ecc…) che possono diventare pericolose se trasmesse a soggetti immunodepressi quali malati ematologici e oncologici.
PERTANTO È IMPORTANTE CHE IL DONATORE COMUNICHI TEMPESTIVAMENTE EVENTUALI MALATTIE INSORTE NEI GIORNI SUCCESSIVI ALLA DONAZIONE PER CONSENTIRE AL PERSONALE DEL SERVIZIO TRASFUSIONALE DI PRENDERE I PROVVEDIMENTI DEL CASO.

Autoesclusione

Consenso Informato: il donatore dà il consenso alla procedura di donazione, mediante la firma di un apposito modulo, dopo essere stato correttamente informato (colloquio con il medico, materiale informativo) su tutto ciò che riguarda la donazione.

Auto-Esclusione: se il donatore stesso non si ritiene idoneo alla donazione dopo aver preso visione delle cause di non idoneità (materiale informativo, questionario, informazioni acquisite dal colloquio con il personale sanitario o con altri donatori) può decidere:

  • di non effettuare o completare la donazione;
  • di parlare con il personale sanitario per avere ulteriori chiarimenti.

Salute del donatore

ESPOSIZIONE A RISCHIO DI CONTRARRE UN’INFEZIONE TRASMISSIBILE CON IL SANGUE

Rischi connessi alla donazione ed esami del sangue

I rischi connessi alle procedure di donazione sono pochi e di piccola entità: i più frequenti sono la comparsa di ecchimosi nel punto di prelievo e la lipotimia (svenimento) legata in genere più all’emotività del soggetto che non al volume di prelievo. Solo molto raramente si verificano effetti collaterali più gravi che richiedono un trattamento terapeutico specifico.

  • Il donatore in ogni momento può chiedere ulteriori chiarimenti;
  • Il donatore, dopo aver preso tutte le informazioni che ritiene necessarie, è libero di ritirarsi o di rinviare la donazione in qualsiasi momento e può decidere se giustificare o no la sua scelta;
  • Gli esami ematochimici e/o strumentali effettuati in occasione della donazione vengono valutati dal medico della struttura trasfusionale;
  • In caso di riscontro di valori patologici il medico provvederà alla comunicazione al donatore e agli accertamenti del caso;
  • Il destino dell’unità donata dipende dal riscontro patologico rilevato: nel caso in cui venissero meno i criteri di sicurezza l’unità verrà eliminata.
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